I consigli dell'eco-imprenditore per agire al meglio

Una carriera nell'ospitalità di lusso non è esattamente sostenibile. Pensateci: Per ogni ospite che pernotta, ci sono asciugamani da lavare, lenzuola da lavare e molto cibo da consegnare, di solito con un imballaggio in eccesso. Eppure Barry Sternlicht, fondatore, presidente e amministratore delegato di Starwood Capital Group, sta dimostrando che gli hotel possono essere catalizzatori di cambiamenti con il suo nuovo "marchio" alberghiero, 1 Hotels.

Fondato sull'idea che condividiamo solo "un" mondo, 1 Hotels mira a coinvolgere gli ospiti con design e servizi confortevoli, lussuosi e sostenibili. Sternlicht spera che, piantando idee e stimolando la conversazione nelle sue proprietà a Manhattan, Brooklyn e Miami, possa ispirare ai suoi viaggiatori nuove abitudini che durino ben oltre il momento del check-out. 

Vi interesserà ascoltare ciò che l'innovativo eco-imprenditore ha da dire su un'azione significativa da parte dei consumatori, sul valore intrinseco della natura e sul perché stiamo parlando del cambiamento climatico in modo sbagliato.

Cosa ha ispirato il concetto di 1 Hotels? Come si confronta con gli altri suoi hotel?
Durante un viaggio in Asia, quando avevo 30 anni, ho visto hotel che erano luoghi di ritrovo alla moda con hall affollate. Negli Stati Uniti, invece, le hall erano state ridotte al minimo per cercare di far entrare e uscire rapidamente gli ospiti. Ho creato W Hotels per rendere l'hotel di nuovo divertente. Le nostre lobby sono diventate dei salotti.

In seguito, durante i miei viaggi in Europa, ho notato quanto questi Paesi siano all'avanguardia in termini di sostenibilità. Allo stesso tempo, i miei figli studiavano scienze ambientali a scuola e questo ha costituito la base di un'idea per un nuovo marchio negli Stati Uniti. Era anche il periodo in cui uscì "Una scomoda verità" e gli americani cominciarono finalmente a rendersi conto dell'entità del riscaldamento del pianeta. A quel punto sapevo già come rendere gli hotel luoghi di ritrovo eleganti e invitanti. Ma per il mio prossimo progetto volevo realizzare un hotel orientato alla causa. Volevo usare un hotel come piattaforma per insegnare alle persone come vivere in modo ecologico e sano, pur vivendo un'esperienza di lusso.

Cosa spera che gli ospiti dicano dopo aver soggiornato in 1 Hotel?
Voglio che le persone si rendano conto che nel mondo di oggi, fatto di gadget e aggeggi, la natura è il lusso più grande di tutti. È la cosa più bella che abbiamo. Dovrebbe essere venerata. E tutti noi abbiamo un ruolo nella protezione di questo mondo. Quello che vogliamo che la gente capisca con questo hotel è che i piccoli cambiamenti si sommano. È tutta una questione di piccoli passi, che si tratti di mangiare cibo biologico, fare acquisti locali, riciclare, fare docce più brevi, ecc. e non è necessario sacrificare le proprie aspirazioni di lusso nel processo. Lo scorso Earth Day, abbiamo intervistato 50.000 ospiti, ponendo loro una serie di domande, tra cui "Il soggiorno in 1 Hotel ha influenzato la tua vita a casa?". Il 48% di loro ha risposto di sì.

È incredibile: come può un breve soggiorno in un hotel plasmare le abitudini di una persona?
Pensiamo scrupolosamente a ogni dettaglio, dal profumo che vi colpisce quando varcate la porta alla chiave in legno riciclato che usate per entrare nella vostra camera, fino al cuscino, alle lenzuola e al materasso su cui dormite. Vogliamo rendere queste esperienze lussuose e sostenibili allo stesso tempo, inserendo quelli che chiamiamo "momenti educativi". Per esempio, le grucce nelle nostre camere sono fatte di carta riciclata. Invece di essere contrassegnati da un simbolo di riciclaggio, dicono: "Questo è fatto di lettere d'amore" o "Questo è fatto di compiti a casa". Creiamo storie emotive intorno alla sostenibilità.

Quando le persone viaggiano, non vogliono essere messe in difficoltà o sentirsi in colpa. Ma se riuscite a creare un legame emotivo che li faccia riflettere: "Oh, non ci avevo mai pensato" o "Oh, non è carino?", vi ascolteranno.

Che consigli ha per chi vuole fare la differenza in termini di sostenibilità?
Impegnatevi a livello locale. Organizzate una pulizia della spiaggia, avviate un programma di riciclaggio. Siate attivi e sporcatevi le mani. Inoltre, siate consapevoli che le decisioni che prendete hanno un impatto su altre persone. Il nome 1 Hotel nasce dall'idea che condividiamo un unico mondo. Le azioni che compite oggi non riguardano solo voi, ma anche i vostri vicini, i vostri figli e i figli dei vostri figli, i vostri nipoti e i vostri amici in tutto il mondo. Ricordare questo concetto ha un potere esponenziale.

Cosa pensa dell'attuale discorso sul cambiamento climatico in questo Paese? Il modo in cui parliamo di questo problema deve cambiare?
Penso che debba assolutamente cambiare. Mi piace dire che non si fa seguire la gente con l'odio, ma con l'amore. Non possiamo combattere il fuoco con il fuoco, soprattutto con l'attuale amministrazione. Il vero modo per mobilitare le persone è educarle e ispirarle.

Sono 25 anni che diciamo alla gente che le maree si stanno alzando e che le barriere coralline stanno morendo. Li stiamo colpendo con fatti e numeri troppo pesanti e difficili da afferrare. Ricordiamoci invece della bellezza che ci circonda e speriamo che questo ispiri l'azione e un cambiamento duraturo nella protezione del nostro ambiente.

Come si celebra la natura nella propria vita? Qual è il suo posto preferito per fuggire?
Il mio posto preferito è la mia casa a Nantucket. È un cottage modesto, ma ha uno stagno nel cortile, dune e prati a ovest e l'oceano davanti alla porta. È sereno. La natura è davvero la mia più grande ispirazione per il design. Credo che una foto ravvicinata della natura sia una delle immagini più belle che si possano vedere. Piante, fiori e rami di alberi caduti sono sculture ai miei occhi.

Lavorare per risolvere i problemi ambientali può diventare facilmente scoraggiante. Come si affronta una delusione?
Mi concentro su ciò che posso fare oggi. Invece di deprimermi per il pensiero negativo, cerco di usarlo come motivazione. Un problema è un progetto. Quando vedo che qualcosa non funziona, è un'informazione in più che posso usare per ispirare soluzioni creative. Non ho una visione apocalittica perché credo davvero che, in fin dei conti, le persone siano buone. Le loro intenzioni sono giuste. Vogliono fare la scelta giusta. Dobbiamo solo istruirle su quale sia la scelta giusta.

(H/T mindbodygreen)

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