Girare le carte: Riflessioni su chiarezza e cambiamento
Mentre l'anno volge al termine, Nick Jacobs, lettore di tarocchi e artista San Francisco, considera come la pratica dei tarocchi ci aiuti a trovare una prospettiva, a reimpostare le intenzioni e ad abbracciare la trasformazione.
Quando il calendario si riempie e il ritmo intorno a noi inizia a cambiare, i momenti di tranquillità assumono un nuovo significato. Questa è la stagione della riflessione, una pausa naturale tra ciò che abbiamo alle spalle e ciò che ci aspetta. Nel cuore di San Francisco, il lettore di tarocchi e artista Nick Jacobsha trascorso oltre due decenni ad aiutare le persone a fare proprio questo. Attraverso il suo studio, Page of Cups, e i mazzi che ha creato, Nick vede i Tarocchi non come una cartomanzia, ma come una conversazione con se stessi.
Una carta alla volta, ci invita a fare un passo indietro, a guardarci dentro e a immaginare il cammino da percorrere con chiarezza e attenzione. Ci siamo seduti con Nick, nostro partner al 1 Hotel San Francisco, per parlare del suo rapporto in evoluzione con le carte, della tranquilla saggezza dell'immaginario e di come i Tarocchi offrano lo spazio per riallinearsi con l'intenzione, soprattutto quando il mondo ci chiede di rallentare.
Girare il mazzo con Nick Jacobs, fondatore delle letture dei tarocchi di Page of Cups
Lei descrive il suo amore per le immagini da sempre, dai libri di fiabe senza parole alla scuola d'arte e al design. In che modo questa base visiva ha plasmato il suo approccio alla lettura dei Tarocchi oggi?
Il mio amore per le immagini e la narrazione modella il modo in cui leggo i Tarocchi, in un modo che sembra quasi una trance. La mia formazione in arte e design mi ha insegnato a vedere le immagini non solo come quadri statici, ma come linguaggi viventi di colori, forme ed emozioni. Quando guardo le carte durante una lettura, una parte della mia mente si disconnette delicatamente dal mondo cosciente e sveglio. Quando questo accade, posso connettermi alla lettura in un modo che sembra quasi divino, come se mi fossi messo da parte e qualcosa di più grande avesse preso il sopravvento. Lo stesso accade quando disegno, dipingo o faccio qualcosa di creativo. Considero una benedizione poter acquietare la mia mente più analitica e lasciare che sia l'intuizione a guidarmi.
Nel corso degli anni, come si è evoluto il suo rapporto con i Tarocchi? Il suo stile di lettura o la sua interpretazione sono cambiati con l'esperienza?
In una parola: immensamente.
Quando ho iniziato a lavorare con i Tarocchi, ero in piena modalità esplorativa. Leggevo tutto quello che trovavo, partecipavo a eventi locali e seguivo corsi nei negozi metafisici vicini. La lettura delle carte mi sembrava potente, un modo per vedere cose che gli altri non potevano vedere. Mentre gli altri ragazzi si concentravano sullo sport, sui videogiochi o su altre attività, i Tarocchi erano la cosa che amavo e non avevo paura di dimostrarlo.
Nel corso degli anni, il mio approccio è cambiato molto. È passato dall'essere un trucco divertente per le feste al liceo a un modo per guadagnare qualche soldo in più all'università. Ora è diventato qualcosa di molto più profondo, una pratica umana che non riguarda tanto la previsione del futuro quanto la riflessione su ciò che è già dentro di noi. Credo davvero che le settantotto carte catturino l'intera gamma dell'esperienza umana e mi sento fortunata a usarle in un modo che mi aiuta a connettermi con me stessa e con gli altri.
Anche i Tarocchi stessi continuano a evolversi. Nati come gioco di carte a metà del 1400, sono poi diventati uno strumento divinatorio e oggi sono utilizzati da artisti, terapeuti e creativi di tutto il mondo. Poiché i Tarocchi cambiano continuamente, è cambiato anche il mio rapporto con essi. Quando si dedica del tempo allo studio delle carte, si inizia a costruire quello che io chiamo un kit di strumenti personali, una biblioteca di significati e intuizioni che sono unici per noi. Ogni carta ha il suo simbolismo tradizionale, ma è il modo in cui si dà forma a quel significato a dargli vita. Con il tempo, le immagini iniziano a parlare la vostra lingua, riflettendo le vostre emozioni, i vostri ricordi e la vostra intuizione in modi che vi sembrano profondamente personali.
Le carte spesso rispecchiano il punto in cui ci troviamo nella vita: emotivamente, spiritualmente, creativamente. Cosa spera che le persone traggano da una lettura con lei?
Quando qualcuno si siede con me per una lettura, ho sempre tre obiettivi: che sia utile, che sia utile e che sia fattibile. Mi auguro che ogni persona se ne vada con un senso di chiarezza, di potere e di direzione, qualcosa che possa davvero applicare una volta lasciato il tavolo. I Tarocchi sono uno strumento potente per navigare nella vita, sia che ci si trovi di fronte a qualcosa di vasto come una grande transizione o di piccolo come un'incertezza passeggera. Le carte non predicono o impongono, ma illuminano. Ci aiutano a fare una pausa, a uscire dal rumore e a vedere la nostra situazione da un'angolazione diversa. Più di ogni altra cosa, voglio che le mie letture siano come una conversazione tra le carte, il cliente e il momento che stiamo condividendo, qualcosa di onesto e umano.
Le vacanze e il nuovo anno sono un momento naturale di riflessione. In che modo i Tarocchi possono aiutare le persone a fermarsi e a riallinearsi con le loro intenzioni durante questa stagione?
Alla fine dell'anno, è naturale guardarsi indietro e riflettere su ciò che abbiamo realizzato, su ciò che non abbiamo raggiunto e su ciò su cui speriamo di concentrarci nell'anno a venire. Se da un lato questo tipo di riflessione può essere preziosa, dall'altro può sembrare opprimente, non solo rivedere il passato ma anche anticipare tutti i propositi che potrebbero non essere mantenuti.
Dal momento che il mondo rallenta naturalmente verso la fine dell'anno, lo considero il momento perfetto per fare una pausa e per volgersi verso l'interno. I Tarocchi mi aiutano a farlo in modo radicato e delicato, e offrono lo stesso agli altri. Invece di concentrarsi su obiettivi o scadenze esterne, le carte ci invitano a fare un check-up della nostra energia, dei nostri schemi e delle nostre vere priorità. Ci ricordano che il vero cambiamento non deriva da pressioni o liste, ma dalla consapevolezza e dall'intenzione.
I Tarocchi ci danno lo spazio per chiudere un capitolo con comprensione e iniziare il successivo con chiarezza. Ci aiuta a chiedere non "Cosa devo fare l'anno prossimo?", ma "Chi voglio diventare?".
